
Gli automobilisti italiani, è noto, sono fra i più indisciplinati d’Europa (indagine Anas). In particolare sono poco rispettosi dei diritti dei pedoni e raramente danno loro la precedenza anche quando questi attraversano sulle strisce bianche.
Non solo: molti automobilisti sono convinti di alcune false credenze del tutto inventate:
- I pedoni spesso passano senza guardare (falso: nell’attraversare la strada raramente i pedoni sono più distratti o disattenti di quanto sono gli automobilisti che guidano: per esempio, secondo un’indagine della Monash University, gli automobilisti guidano distratti per il 45% del tempo)
- I pedoni spesso ‘si buttano’ di corsa sulle strisce (falso: la velocità normale dei pedoni è 2– 4 km/h, da un decimo a un ventesimo della velocità delle automobili, sempre che l’automobilista rispetti i limiti)
- Fuori dalle strisce i pedoni hanno sempre torto (falso, e lo dimostrano numerose sentenze della Cassazione)
A proposito del terzo punto, fuori dalle strisce il pedone perde il diritto di precedenza ma questo non significa che l’automobilista ‘ha diritto’ di investirlo. Il codice è chiaro: quando un pedone ha iniziato l’attraversamento, l’automobilista deve consentigli di terminarlo, rallentando o fermando se è il caso. Inoltre:
La Corte di Cassazione, in sede penale, è costante nel sostenere addirittura che “non costituisce evento eccezionale e imprevedibile, tale da escludere la responsabilità del conducente un autoveicolo, l’attraversamento in orario notturno, da parte di un pedone, di una strada costeggiata su entrambi i lati da case ed esercizi commerciali, anche in assenza di strisce pedonali o di un semaforo. In tale condizione, infatti, il conducente un’autovettura deve considerare possibile l’eventuale sopravvenienza di pedoni e tenere conseguentemente un’andatura ed un livello di attenzione idonei ad evitare di investirli.” (Cass. pen. Sez. IV, sent. n. 39474/2016, conformi: Cass. pen. Sez. IV, sent. n. 33207/2013, Cass. pen. Sez. IV, sent. n. 10635/2013).
Da AvvocatiCOR
I cavillatori a oltranza qui magari obietteranno che nella sentenza citata si parla di ‘orario notturno’, e quindi non vale di giorno. Ma se il principio vale di notte sulle strade urbane quando i pedoni in giro sono pochi, secondo logica non vale di giorno quando i pedoni in giro sono tanti? ◆
Qui l’intero articolo da cui è stata tratta la citazione delle sentenze della Cassazione: IL PEDONE CHE ATTRAVERSA, HA SEMPRE RAGIONE?