Qui sopra la registrazione video del Convegno Strade sicure per tutti tenuto a Treviso il 22 marzo 2024.
Sul tema degli incidenti stradali e della sicurezza, particolarmente interessante la presentazione dell’ingegner Edoardo Galatola (minuto 1:00:44 circa), analista di rischio e responsabile della sicurezza Fiab, da cui abbiamo estratto questa diapositiva:

Quella sopra è una diapositiva che tutti i giornalisti che si occupano di incidenti stradali dovrebbero studiare bene. Secondo l’Istat gli incidenti stradali sono provocati da:
- Eccesso di velocità (27%)
- Guida distratta (23%)
- Mancato rispetto degli attraversamenti pedonali (8%)
- Mancato rispetto della distanza di sicurezza (8%)
- Altre cause (44%)
Fra le ‘altre cause’ ci sono tutti i casi in cui la causa non è stata determinata oppure non è stata comunicata all’Istat.
Non bisogna però sosttostimare il ruolo della velocità negli incidenti, ancorandoci su quel 27% di ‘eccesso di velocità’. La velocità è inoltre una importante concausa in tutti gli incidenti perché in tutti i casi tende ad aggravare le conseguenze dell’eventuale altra infrazione: se un automobilista buca lo stop a 50 km/h le conseguenze di un eventuale scontro saranno più gravi rispetto alla stessa infrazione commessa a 30 km/h. Idem se investe un pedone: se va a 30 lo investe e lo trascina per un metro; a parità di ogni altra condizione, se lo investe a 50 km/h e iniza a frenare nello stesso punto, lo trascina per 15 metri, con un impatto molto più forte e conseguenze spesso letali per il pedone. Questo perché fra andare a 30 e andare a 50, la distanza di arresto (compresi i tempi di reazione) raddoppia, mentre la forza cinetica dell’impatto triplica (qui è spiegato perché).
È seguita la presentazione dell’avvocato Andrea Colombo (al minuto 1:21:30 circa), project manager del progetto Bologna Città 30 ed esperto di mobilità sostenibile per la Fondazione Dimensione Urbana di Bologna. Anche dalla sua relazione selezioniamo un’interessante diapositiva:

Anche qui dei dati interessantissimi:
- il 73% degli scontri stradali avviene su strade urbane
inoltre, in città gli incidenti e le collisioni mortali sono causati da:
- Velocità (23%)
- Guida distratta (20%)
- Mancata precedenza sulle strisce pedonali (17%)
- Altre precedenze non rispettate (14%)
- Altre cause
Infine il dato più sconvolgente, se si pensa a quanti danno la colpa a pedoni, monopattini e ciclisti per i problemi della sicurezza stradale:
Secondo l’Istat il 94% degli scontri e incidenti stradali sono imputabili a conducenti di veicoli a motore.
Questo con buona pace di quelli che ‘i pedoni si buttano’, ‘i ciclisti sono indisciplinati’, ‘i monopattini sono pericolosi’…
Il punto viene sintetizzato con questa immagine:

La tesi per cui gli utenti della strada sono tutti uguali è sbagliata. È sbagliato sostenere che pedoni, ciclisti e automobilisti sono uguali in termini di pericolosità. Certo: tutti devono rispettare il codice della strada, però esistono responsabilità differenziate a seconda del tipo di veicolo che si guida:
Chi guida un camion è molto più pericoloso di chi cammina a piedi o va in monopattino, particolarmente se si considera che quest’ultimo può essere un utente particolarmente vulnerabile: un bambino, un anziano, una donna incinta, un disabile col bastone o col deambulatore, o una persona infortunata che si muove con le stampelle.
Fatte le dovute proporzioni, anche chi guida una bicicletta, un monopattino elettrico, una motocicletta, un’automobile, un furgone è progressivamente più responsabile, perché nella scala il suo veicolo diventa sempre più veloce, pesante e pericoloso.
L’avvocato Colombo ha anche dato alcune buone notizie sui primi effetti positivi del limite a 30 generalizzato (eccetto vie di scorrimento) a Bologna:

Il caso di una via di Bologna in cui la creazione di una corsia ciclabile (nella foto) ha determinato un aumento del 28% dei flussi di ciclisti, da 155 l’ora a 200 l’ora, senza incremento di incidenti.
Le corsie ciclabili non sono l’infrastruttura ideale per i ciclisti (le piste ciclabili in sede propria sono meglio), ma sono comunque una forma di segnaletica utile che chiarisce visivamente agli automobilisti che la strada è frequentata da ciclisti e che questi hanno diritto al loro spazio di rispetto. Il risultato: più ciclisti e (proporzionalmente) meno incidenti.
Il fatto che ci siano più ciclisti comporta un miglioramento della capacità stradale, perché in città il transito di biciclette è più veloce ed efficiente rispetto al transito delle automobili, molto più ingombranti.
E infine i primi dati dei primi due mesi di applicazione della riforma dei limiti:

Molto utile anche la relazione dell’Ingegner Enrico Chiarini (dal minuto 2:37:10 circa) con alcune indicazioni strategiche generali e numerosi esempi di realizzazioni di piste ciclabili, corsi ciclabili, case avanzate per ciclisti, strade scolastiche, zone a traffico limitato, zone 30 realizzate a Milano, Lodi, Brescia, Paullo, Desio, Bussolengo, Torino e altre città italiane.
Qui il programma completo del Convegno:
Saluti istituzionali
Stefano Marcon, Presidente Provincia di Treviso
Mario Conte, Sindaco Città di Treviso
Antonio Dalla Venezia, FIAB Veneto
Interventi:
- I dati dell’incidentalità nella Provincia di Treviso
Maurizio Veggis, Dirigente Settore Viabilità Provincia di Treviso - L’importanza della formazione e della sensibilizzazione dell’utente della strada. L’esperienza del Tavolo Sicurezza Stradale
Roberto Fava, Consigliere Provinciale, Delega alla Sicurezza Stradale - Le ragioni statistiche delle politiche per la sicurezza stradale
Edoardo Galatola, Esperto in sicurezza stradale, responsabile sicurezza FIAB - La sicurezza della strada in contesto urbano. L’esempio di Bologna e le FAQ
Andrea Colombo, Esperto di mobilità sostenibile e spazio pubblico, Fondazione Innovazione Urbana, Bologna - Copiare dai più bravi. Come moderano il traffico all’estero. Si può fare da noi?
Marco Passigato, Esperto di pianificazione e progettazione di percorsi ciclabili e pedonali, di moderazione del traffico e sicurezza stradale, coordinatore didattico del corso Esperti Promotori MC di UNIVR
Coffee break
- Il toolkit a disposizione dei Comuni per migliorare la sicurezza stradale
Enrico Chiarini, Libero Professionista in Montichiari, Brescia, Settore Strade,
Specializzato in pedonalità, ciclabilità e sicurezza stradale - Esperienze pratiche di moderazione del traffico nella terraferma veneziana
Roberto Di Bussolo, Dirigente del Settore Viabilità Terraferma e Mobilità, Direzione Lavori Pubblici del Comune di Venezia - La strada è segnata. Il PUMS di Treviso e la visione di città
Michela Mingardo e Alessia Barbiero, Ufficio Mobilità del Comune di Treviso - Comunicare la ciclabilità
Elisa Gallo, Giornalista, Consigliera FIAB Italia - Il ruolo del Trasporto Pubblico Locale nella visione integrata di città a misura di persone
Corrado Bianchessi, MOM Mobilità di Marca, Direzione Esercizio - Comunicare la strada. Il ruolo dei giornali nella percezione del pericolo
Gianni Lombardi, Autore del blog Benzina Zero - Insegnare la condivisione della strada. Il progetto “Bici SiCura”
Rosangela Lupato, Liceo Duca degli Abruzzi, Treviso
Moderatrice Susanna Maggioni
Presidente FIAB Treviso APS, Consigliera Nazionale FIAB Italia, Esperto Promotore della Mobilità Ciclistica
Qui l’intero filmato del convegno Fiab – Strade sicure per tutti.