Il pulsante per la chiamata pedonale sui semafori è spesso un oggetto misterioso perché manca una risposta sul suo effetto dopo averlo premuto. Se, per esempio, dopo averlo premuto si accendesse una spia oppure, meglio, scattasse un conto alla rovescia, il pedone saprebbe che il pulsante ha un effetto e magari anche che mancano tot secondi al verde per lui.
Invece premendo il pulsante a volte il verde scatta quasi subito (magari per coincidenza), altre volte invece non cambia niente per un’eternità, dando l’impressione che il pulsante non serva a niente.
Inoltre è possibile che in qualche caso il pulsante sia lì ma non sia attivo, per incuria o per decisione di chi ha in carico la manutenzione del semaforo. In altri casi il pulsante è evidentemente guasto e non è mai stato riparato, sempre per incuria e per sottovalutazione dei problemi dei pedoni.
La mentalità di chi gestisce i semafori è spesso orientata a privilegiare gli automobilisti. E infatti è per loro che nascono i semafori, perché negli incroci molto frequentati si ammazzerebbero a vicenda, oppure creerebbero inestricabili ingorghi.
Il semaforo è la rottura di scatole che gli automobilisti hanno imposto al mondo